Cosa è una Diagnosi Energetica

Per delineare il profilo di consumo energetico di un edificio è necessaria l’esecuzione di uno specifico esame: ecco cos’è la diagnosi energetica, quando è necessario farla, e chi può elaborare questa valutazione.

Al discorso di classificazione e riqualificazione energetica, è strettamente legato anche la diagnosi energetica, ovvero una procedura di raccolta dati volta a stabilire il bilancio energetico di un edificio – o di un insieme di edifici.
Scopriamo di cosa si tratta nello specifico, quando è obbligatorio richiedere questo tipo di analisi, e perché è utile avere una diagnosi energetica di un immobile.

Cos’è la diagnosi energetica

In termini tecnici, come riporta il Decreto Legislativo 115/2008:

La diagnosi energetica è una “procedura sistematica volta a fornire un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di un’attività o impianto industriale o di servizi pubblici o privati, ad individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e riferire in merito ai risultati.”

La diagnosi energetica va quindi inserita tra le procedure utili a stabilire le prestazioni energetiche di un edificio. Si tratta dunque di un insieme di informazioni raccolte, analizzate e organizzate dal tecnico specializzato per comprendere il reale consumo energetico di uno stabile.

Gli obiettivi della diagnosi energetica sono di vario tipo, come ad esempio:

  • Definire il bilancio energetico dell’edificio;
  • Individuare gli interventi di riqualificazione tecnologica ed energetica;
  • Valutare per ciascun intervento le opportunità tecniche ed economiche;
  • Migliorare le condizioni di comfort e di sicurezza dell’immobile;
  • Ridurre ed ottimizzare le spese di gestione.

Una procedura di analisi dei consumi, quindi, in grado di restituire un preciso quadro del profilo energetico di un edificio, e grazie alla quale l’esperto può suggerire interventi migliorativi mirati.

A cosa serve e perché è utile farla

Oltre a permettere la comprensione dell’andamento dei consumi di un edificio, la diagnosi energetica si rivela utile per richiedere l’accesso a speciali detrazioni previsti dalla normativa vigente, come ad esempio il superbonus 110.

Ecobonus 2020

Infatti, solo attraverso la diagnosi energetica è possibile realizzare l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.), necessario per la richiesta dell’Ecobonus 110%.

Inoltre, permettendo di individuare gli interventi necessari a migliorare l’efficienza energetica di un edificio, la diagnosi energetica è essenziale anche nel caso di posa del cappotto termico.

Quando serve e quando è obbligatoria

Oltre alla indiscutibile utilità di una diagnosi energetica per il miglioramento dell’efficienza energetica, e alla necessità di ricorrervi per l’accesso a particolari agevolazioni fiscali, è obbligatorio eseguire questo tipo di analisi in alcuni casi specifici, stabiliti dall’articolo 8 del Decreto Legislativo sull’efficienza energetica del 4 luglio 2014 n. 102, in materia di efficienza energetica.

Ad esempio, la diagnosi energetica è obbligatoria nel caso di:

  1. Grandi imprese, con più di 250 dipendenti, o comunque con un fatturato superiore a 50 milioni di euro, e un bilancio annuale totale di 43 milioni di euro;
  2. Imprese cosiddette energivore, ovvero le PMI che presentano un evidente consumo di energia.

Quali interventi può individuare la diagnosi energetica

Dopo aver eseguito un’attenta analisi di questo tipo, può essere necessario intervenire per migliorare le prestazioni energetiche. Gli interventi possono essere così classificati:

  • Variazione dei contratti di fornitura di energia;
  • Miglioramento di gestione degli impianti, compresa la modulazione dei carichi;
  • Riparazione e/o isolamento termico delle superfici disperdenti;
  • Modifiche agli impianti esistenti;
  • Realizzazione di nuovi impianti;
  • Pianificazione di interventi di manutenzione.

Come fare una diagnosi energetica e chi può farla

Per arrivare al profilo energetico di un edificio, è necessario procedere in primo luogo all’analisi, condotta attraverso sopralluoghi presso l’unità produttiva, e all’esame della documentazione fornita.
Vengono quindi raccolti i dati di consumo, i relativi costi energetici, e i dati sulle utenze elettriche: su questa base, e attraverso specifica dotazione software, vengono poi ricostruiti i modelli energetici propri dell’edificio.

Dalla realizzazione di questi modelli, sarà possibile ricavare la ripartizione delle potenze e dei consumi per tipo di utilizzo, riguardanti ad esempio:

  • Illuminazione;
  • Condizionamento;
  • Freddo per processo e per condizionamento;
  • Aria compressa;
  • Aree di processo.

Da questa analisi critica, confrontata con parametri medi di consumo, scaturiscono gli interventi migliorativi per la riduzione dei consumi e dei costi.
Il costo di una diagnosi energetica è soggetto alle caratteristiche dell’immobile preso in esame, alla sua ubicazione, alla destinazione d’uso, o alle dimensioni. Per ottenere un’analisi energetica, inoltre, è necessario avvalersi di tecnici specializzati, poiché questo tipo di esame può essere svolta soltanto da certificatori accreditati da organismi preposti.

Hai bisogno di conoscere la situazione energetica di un immobile e vorresti procedere con una diagnosi energetica?
Possiamo aiutarti.

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